sabato 7 agosto 2021

IL PERCHE' DI QUESTO BLOG E DEL SUO NOME

 

Lo scopo di questo Blog non è quello di divulgare l'informazione scientifica, bensì quello di cercare di comunicarla. Per chi non avesse ancora ben chiara la differenza tra divulgazione e comunicazione scientifica, forse è utile un piccolo ripasso. Quasi trent’anni di lavoro nell’ambito chimico-farmaceutico, di cui gli ultimi quindici come PS/MSL sono stati molto utili nell’ apprendere cosa, a chi e come comunicare grazie ad una tutto sommato ‘corposa’ serie di competenze. Quindi una adeguata formazione sia durante il lancio che il post-lancio di un farmaco, l’apprendimento degli strumenti per interpretare le diverse tipologie di Studi Clinici ( https://www.scientific-european-federation-osteopaths.org/differenti-tipi-di-studi-clinici/ e per i lettori meno avvezzi http://www.ecranproject.eu/it ), il loro disegno/contenuto e la relativa “valenza” scientifica liberamente accertabile consultando le più rigorose banche dati di bibliografia scientifica internazionali. E poi mantenere i contatti con i Key Opinion Leaders ( KOLs ), clinici ed altre figure professionali del panorama sanitario ed instaurare con loro un rapporto preferenziale sulla base delle conoscenze apprese circa l’offerta farmacologica della farmaceutica, incluso l’utilizzo off-label del farmaco ( farmaci registrati ed approvati ma utilizzati per indicazioni terapeutiche diverse rispetto a quelle per cui vengono prescritti ). Senza trascurare ovviamente il partecipare ai Congressi nazionali e/o internazionali ed agli Hospital meeting, con l’auspicio di “individuare” nuovi esperti emergenti e con essi i centri ospedalieri/universitari più adatti per iniziare nuovi Trials Clinici. 
E tutto ciò facendo leva sulla comunicazione scientifica e non sulla spesso assimilabile divulgazione.
Chi divulga ( generalmente un KOL, un clinico, un ricercatore ecc ) ha studiato lungamente ed approfonditamente una determinata materia e si trova nella condizione di poter divulgare le proprie conoscenze con un approccio tipicamente verticistico ( dall’alto in basso... per farla semplice ). Chi comunica, invece, muove i propri passi su di un asse orizzontale, allocentrico, facendo il possibile per mantenere un atteggiamento equilibrato nel rapportare tra di loro scienza, media e lettori.
Quanto al nesso con il libro da cui il nome di questo Blog, “ Così come il gene ha la capacità di creare copie di se stesso e diffondersi attraverso la riproduzione degli organismi, così ciò che apprendiamo e trasmettiamo si può diffondere ed i relativi livelli di efficienza gli consentono  di “sopravvivere” anche lungamente nel tempo. Ma come il gene può subire una mutazione, così ciò che comunichiamo è soggetto a tutta una serie di variabili le quali possono decretarne la bontà trasferendosi da un lettore ad un altro, oppure trovare scarsa diffusione ed “estinguersi”.

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