mercoledì 6 aprile 2022

ULTIM’ORA: COMUNICATO CONGIUNTO EMA ECDC SULLA 4° DOSE


La task-force costituita da EMA in tema di pandemia da Covid-19, denominata  COVID-ETF (https://www.ema.europa.eu/en/news/ema-establishes-task-force-take-quick-coordinated-regulatory-action-related-covid-19-medicines), ed il Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) dopo aver esaminato gli studi e i dati epidemiologici attualmente disponibili, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si conclude che è troppo presto per prendere in considerazione il ricorso ad una quarta dose (o seconda dose booster) per i vaccini COVID-19 ad mRNA (Comirnaty di Pfizer e Spikexax di Moderna ) nella popolazione che abbia completato il ciclo vaccinale di base, inclusa la dose di richiamo o booster. 


Per entrare maggiormente nel dettaglio, entrambe le agenzie hanno convenuto che una quarta dose (o un secondo booster) può essere somministrata agli adulti di età pari o superiore a 80 anni sulla base di approfondite valutazioni cliniche che prendono in considerazione sia la presenza di importanti fattori di rischio, quanto eventuali condizioni di immunosoppressione.


Per gli adulti nella fascia di età tra i 60 ed i 79 anni e con sistema immunitario normale, “attualmente non ci sono chiare evidenze all’interno dell’UE che indichino una diminuzione sostanziale della protezione conferita dal vaccino contro la malattie grave e quindi non si rileva nessuna chiara evidenza a sostegno dell’immediato ricorso ad una quarta dose”.


Lo stesso dicasi per per gli adulti di età inferiore ai 60 anni con sistema immunitario normale.


Nella dichiarazione emerge inoltre che: “poiché le campagne di rivaccinazione potrebbero iniziare in autunno, le autorità valuteranno il momento migliore per dosi aggiuntive, possibilmente sfruttando i vaccini disponibili aggiornati”.


“Finora, dagli studi sui booster aggiuntivi non sono emersi problemi di sicurezza”.


Come è noto i virus respiratori tendono a diffondersi in modo più massivo durante la stagione fredda e di questo le successive campagne di vaccinazione dovranno tenerne conto. Parallelamente, vista la possibilità che emergano rapidamente nuove varianti preoccupanti (VOC) è di fondamentale importanza provvedere all’aggiornamento degli attuali vaccini disponibili. Data la complessità dell’intento, non è ancora prevedibile quando i dati su questi vaccini di “seconda generazione” saranno disponibili, pur nella speranza che ciò avvenga, unitamente all’approvazione, nel corso della prossima estate.

Ciò che attualmente è però incontrovertibile è che la vaccinazione contro il SARS-Cov-2 è a tutt’ora il metodo più efficace per prevenire la malattie in forma grave, compresa quella indotta dalla variante Omicron.

Faccio notare che alla fine di Marzo 2022, solo il 63,5% dei soggetti di età pari o superiore a 18 anni nei paesi dell'UE/SEE aveva ricevuto il primo richiamo, per cui, onde non vanificare quanto di buono si è fatto sino ad ora, saranno necessari ulteriori sforzi per aumentare la diffusione della vaccinazione con particolare attenzione alla somministrazione del booster.


N.B.: Ovviamente il costante monitoraggio epidemiologico dell'efficacia del vaccino non verrà mai meno e sarà indispensabile al fine di rilevare rapidamente i segnali che indichino l'emergere di un rischio crescente di malattia grave tra gli individui vaccinati. Se ciò dovesse accadere, ma al momento non vi è sentore, potrà essere presa in considerazione per gli adulti di età compresa tra 60 e 80 anni, la somministrazione di una quarta dose. 


FONTI: https://www.ema.europa.eu/en/news/ecdc-ema-issue-advice-  fourth-doses-mrna-covid-19-vaccines.

              https://www.ecdc.europa.eu/en/news-events/ema-ecdc-statement-fourth-covid-vaccine-dose.

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