Il 15 Dicembre, riportavo l’articolo del Quotidiano on line “Qutidianosanità” in cui si riferiva del decreto del Ministro della Salute che dava il via libera temporanea alla distribuzione dei due medicinali a base di farmaci antivirali orali per il trattamento di COVID-19 ( tra cui Paxlovid (PF-07321332 + ritonavir di Pfizer), privi di una autorizzazione all'immissione in commercio nel territorio europeo e nazionale.
(https://www.blogger.com/blog/post/edit/8536247355966068787/7764763192188103191).
A questo articolo, è seguito un ulteriore aggiornamento che riporta il parere espresso dal CHMP (comitato per i medicinali per uso umano) dell’Ema relativo all’uso di Paxlovid (PF-07321332 + ritonavir) per il trattamento del COVID-19 al fine di “supportare” le autorità nazionali, come l’Italia che si sono espresse con un decreto quale quello riportato nel precedente paragrafo.
Queste, in sintesi, le considerazioni: “In attesa di ulteriori dati per l'autorizzazione l'Agenzia europea fornisce alcune indicazioni d'uso agli Stati che hanno deciso di utilizzarlo comunque, tra cui l’Italia.. Circa l'1% dei pazienti (6 su 607) che hanno assunto Paxlovid entro cinque giorni dall'inizio dei sintomi è stato ricoverato in ospedale entro 28 giorni dall'inizio del trattamento rispetto al 6,7% dei pazienti (41 su 612) a cui è stato somministrato placebo (trattamento fittizio); nessuno dei pazienti del gruppo Paxlovid è morto rispetto ai 10 pazienti del gruppo placebo”.
Questo il link per chi desiderasse leggere l’intero articolo con i relativi approfondimenti. (http://www.quotidianosanita.it/scienza-e.../articolo.php...).
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