mercoledì 14 luglio 2021

PER UNA EFFICACE CAMPAGNA VACCINALE BASTEREBBE SEMPLICEMENTE UNA “SPINTA GENTILE”.






[...Esiste una via di mezzo pratica ed efficace, fra l’obbligo poliziesco e un mero appello alle buone intenzioni dei cittadini?

Si, una via di mezzo esiste, e si chiama ‘spinta gentile’ (‘Nudge’, in inglese).

L’idea della ‘spinta gentile’ è stata inizialmente proposta da due studiosi americani di scienze sociali, uno dei quali – Richard Thaler dell’Università di Chicago -  insignito del Premio Nobel per l’Economia nel 2017.

Si tratta di una strategia di paternalismo libertario. Lo Stato favorisce o semplicemente rende più comodo ed immediato il comportamento desiderato, mentre rende più complesso, o meno vantaggioso, quello non desiderato.

In campi diversi da quello vaccinale, i risultati ottenuti sono stati sorprendenti. E’ sufficiente, ad esempio, variare la presentazione dei cibi disponibili in una mensa per ottenere buoni risultati in termini di comportamenti alimentari corretti. Oppure, comunicare sulle bollette elettriche quanto una famiglia è stata ‘sprecona’ nel mese precedente genera buoni risultati il mese successivo (ben oltre la mera e prevedibile ‘regressione verso la media’).  Prevedere ‘di default’ che (salvo scelta contraria) una persona possa donare i propri organi dopo la morte o destini una piccola parte del proprio reddito a un fondo pensionistico integrativo sono due ulteriori esempi. Ma ve ne sono molti altri.

Tutte queste strategie di ‘spinta gentile’ presentano un vantaggio collaterale importante ovunque, e sicuramente ancora più importante nel contesto italiano: per funzionare, non richiedono burocrazia, agenti di polizia, procedimenti sanzionatori. Non rischiano di intasare la macchina pubblica, perché si tratta di sistemi (o di stratagemmi, se volete) miranti ad indurre un adeguamento ‘spontaneo’ da parte delle persone.

Certo, perché la strategia funzioni in ambito vaccinale occorre che l’incentivo sia importante.

Così, ad esempio, come è stato recentemente suggerito, una sorta di ‘certificato vaccinale’ contro Covid-19 potrebbe per un certo periodo divenire necessario per:

-          ottenere o mantenere determinati tipi di impieghi o di mansioni, ad esempio nel settore sanitario;

-          frequentare determinati eventi sportivi o culturali, ovvero palestre, cinema, teatri e altri luoghi di ritrovo;

-          ottenere una riduzione nei tempi di accesso a prestazioni sanitarie (non salva vita).

Altri esempi di possibile ‘spinta gentile’ in ambito vaccinale potrebbero essere agevolmente individuati, anche attraverso una consultazione dell’opinione pubblica...]


[...CONCLUSIONI: 


Sono convinto che, per superare l’esitazione vaccinale in ambito Covid-19, una strategia di ‘Nudging’ come quella descritta sarebbe legalmente sostenibile, relativamente semplice da attuare ed efficace nei risultati.

Naturalmente, dovrà trattarsi di una strategia sempre proporzionata rispetto al rischio che si vuole prevenire.

Nessun rilievo contro una possibile normativa nazionale di ‘spinta gentile’ per il vaccino Anti-Covid-19 potrà avere la sentenza 2 ottobre 2020 del TAR Lazio, che ha annullato analoghe previsioni della Regione Lazio, relative al vaccino contro l’influenza. Il TAR infatti non ha censurato nel merito questo tipo di misure, ha soltanto evidenziato (correttamente) che la loro adozione spetta allo Stato, non alle Regioni.

Non avrebbe poi alcun fondamento etico né costituzionale un’opposizione di principio a questo tipo di misure, magari basata su un presunto diritto assoluto alla ‘obiezione di coscienza’. Da quando è nata con Antigone, l’obiezione di coscienza non è mai stata indolore. E la nostra libertà non è assoluto, quando il suo esercizio può nuocere – in modo scientificamente dimostrato – ad altri.

Quando un vaccino efficace arriva, approvato dalle autorità sanitarie nazionali e  internazionali, rifiutarlo pregiudizialmente sarebbe del resto molto ‘stonato’ in un contesto mondiale nel quale la vera sfida sarà quella di riuscire a distribuire il vaccino ai miliardi di presone che – avendone necessità – ne avranno diritto. Non certo quella di rincorrere minoranze animate da pregiudizi antiscientifici...]


Da una intervista rilasciata a PDO da parte di Luciano Butti [ giurista ].

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