lunedì 9 settembre 2024

CLIMA Vs METEO: SPAZZATURA DENTRO, SPAZZATURA FUORI.

 


C’è una informazione funzionale che si deve al solito districare tra l’eterna polarizzazione degli estremi (l’esperienza vissuta con il Covid pare non aver insegnato proprio nulla). E c'è ovviamente una disinformazione ”giusta ed una sbagliata”. Ma santa pace, i dati sono quelli anche se poi abbiamo capito che i dati c’è chi li legge o li cita a seconda della propria convenienza con il “solido” criterio de: questo sì/questo no senza preoccuparsi di far comprendere che una delle sfide più impegnative che la scienza sta affrontando riguarda la comprensione del ruolo del cambiamento climatico rispetto ai modelli meteorologici naturali e alla variabilità climatica a dispetto di una disponibilità limitata di dati osservativi di alta qualità (https://cleantechnica.com/2023/03/11/the-growing-impact-of-attribution-science-in-climate-science/). Confondere le idee tra QUANTITA’ E QUALITA’ è sempre più “sport compulsivo” di cui non poter fare a meno. 

Purtroppo se solo qualcuno si azzarda a precisare o anche criticare il messaggio vessillo dei grandi Media, ecco il fiorire farlocco di post ed articoli su cui costruire le proprie “verità”. Sempre a seconda da quale lato del polo provengano di volta in volta, ovviamente. E gli esempi non mancano, spesso portati avanti da coloro che sostengono di NON confondere il clima con la meteorologia, per poi finire di confondere la meteorologia con il clima. Ma questo è un altro discorso.

Ne cito due a caso, naturalmente, tanto per rimanere in tema, agli antipodi. (I) Rispondendo a Elena Dusi, che gli chiede se ritiene che il caldo di questi giorni sia normale, il meteorologo Sottocorona dichiara: “Non penso che sia normale. Penso che l’auto su cui ci troviamo stia sbandando e occorra intervenire al più presto. Ma non sopporto le esagerazioni”. (https://www.repubblica.it/cronaca/2023/07/18/news/sottocorona_meteorologo_negazionista-408171237/). E, bada ben bada ben, è subito partita la caccia al negazionista. 

(II) James G. Anderson, professore di chimica atmosferica all'Università di Harvard nel 2018 lanciò il messaggio che nei prossimi cinque anni sarebbero stati necessari interventi per ridurre l'inquinamento da carbonio per preservare il ghiaccio artico. L'attivista per il clima Greta Thunberg ha poi condiviso un tweet che citava l’articolo e non le esatte parole pronunciate dal professore (https://web.archive.org/web/20180501150731/https://gritpost.com/humans-extinct-climate-change/). Ed ecco il proliferare di immancabili post sui social media che hanno distorto il tweet della Thunberg per affermare falsamente di aver predetto l'estinzione umana entro il 2023.

Buona scelta a tutti. Da parte mia…untalked about it!

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