BioNTech ha rivelato la sua ambiziosa iniziativa di produzione di vaccini in Africa (https://www.fiercepharma.com/manufacturing/biontech-plots-first-modular-mrna-factory-africa-by-middle-2022) subito dopo che la rivista medica BMJ ( https://www.bmj.com/content/376/bmj.o304) ha accusato l’industria farmaceutica con particolare riferimento alla kENUP Foundation, una società di con sede a Malta che negli ultimi anni ha collaborato con BioNTech alla campagna finanziata dall'UE "eradicateMalaria", di minare gli sforzi dell'OMS per trasferire la produzione dei vaccini contro la COVID-19 in Africa, non sostenendo le aziende locali.
Ed è così che ora si è passati dalle parole ai fatti. BioNTech ha iniziato a mantenere la sua promessa di portare in Africa una rete di produzione di vaccini ad mRNA end-to-end (un insieme di step legati tra loro in maniera organizzata, dove ogni passaggio consente il monitoraggio dei diversi processi dall’inizio alla fine) e lo sta facendo bene tanto e vero che il Presidente del Ghana, Akufo-Addo, il Presidente del Ruanda, Paul Kagame, ed il CEO di BioNTech, Uğur Şahin hanno recentemente celebrato l'inizio della costruzione del primo impianto di produzione di vaccini a mRNA.
L’azienda ha aperto i battenti con un sito a Kigali, in Ruanda, da dove inizierà l'ambizioso progetto che prevede l’invio di due impianti produttivi (il primo entro la fine dell’anno) strutturalmente molto flessibili e modulari alloggiati in container trasportati via mare. La produzione dovrebbe iniziare entro un anno dalla consegna dei BioNTtainer. I piani prevedono inoltre la creazione di strutture simili in Senegal e Sud Africa.
BioNTech ha soprannominato questi due moduli prefabbricati BioNTtainers, un’idea nata solo quattro mesi fa. Di cosa si tratta?
Ogni 'BioNTainer' è composto da un modulo (un locale sterile equipaggiato con una strumentazione all'avanguardia) adatto alla produzione di vaccini ad mRNA, spediti in sei container ciascuno (2,6 x 2,4 x 12 m) per un totale complessivo di 12 container che occupano uno spazio totale di circa 800 mq. Insieme, i due moduli dovrebbero garantire una produttività iniziale stimata annuale di 50 milioni di dosi del vaccino anti Covid Pfizer-BioNTech. Le fasi di riempimento e confezionamento del vaccino saranno prese in carico dai partner locali. Cosa non meno importante, i BioNTainer potrebbero anche essere impiegati per la produzione di vaccini contro la tubercolosi e l'HIV.
Stando così le cose Il progetto di BioNTech risulta perfettamente allineato con gli sforzi anche economici che l’Africa sta compiendo per rendersi indipendente dagli altri Paesi per quanto riguarda la fornitura di farmaci ed in particolare modo di vaccini. Il presidente dell’African Development Bank, Akinwumi Ayodeji Adesina, ha presentato a Kigali, in Ruanda, l’Africa Pharmaceutical Technology Foundation, una fondazione che consentirà all’Africa di sfruttare i diritti di proprietà intellettuale, le relative tecnologie e quelle che saranno le future innovazioni per poter espandere gli svariati settori della produzione farmaceutica.
“L’Africa importa dall’80% al 90% di tutti i suoi medicinali – ha detto Adesina – per una popolazione di 1,3 miliardi di persone. Non possiamo e non dobbiamo affidare la sicurezza sanitaria dell’Africa alla benevolenza degli altri”. Impossibile e da stolti, a mio avviso, non essere pienamente d’accordo.
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