giovedì 16 giugno 2022

TRA CEFFONI E RICERCA "OLUMIANT" DI ELI LILLY DIVENTA IL PRIMO TRATTAMENTO FARMACOLOGICO PER L’ALOPECIA AREATA APPROVATO DALL’FDA


Probabilmente nei salotti televisivi, sui quotidiani o attraverso i social maggiormente utilizzati, non si parlerebbe così tanto, ultimamente, di alopecia se Will Smith, la notte degli Oscar, non si fosse lasciato andare ad un impeto d’ira sferrando un sonoro schiaffone in difesa della moglie che fece il giro del mondo in meno di un nano-secondo. Una malattia autoimmune che fa sì che l’organismo sia in grado di danneggiare i propri follicoli piliferi, provocando la caduta dei capelli.

Tuttavia, l’impegno di Eli Lilly nel campo della ricerca farmacologica nel settore immunologico, è sempre stato costante nel tempo, ben prima comunque dell’accaduto, tanto da risultare determinante al fine di ottenere un’altra approvazione da parte di FDA per la terze indicazione concessa al proprio farmaco Olumiant (https://www.fiercepharma.com/pharma/eli-lilly-puts-skin-immunology-game-eyeing-approvals-year-and-next-alopecia-eczema-and-more), un inibitore della Janus chinasi (JAK). Si tratta di un’indicazione importante dal momento che, per l’appunto, è la prima per il trattamento dell'alopecia areata.


Eh…già, ben 3 indicazioni per questo medicinale! Nel 2018 il Baricitinib, questo il nome molecolare del farmaco, ottenne l’approvazione per il trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva da moderata a grave; più recentemente gli venne riconosciuta anche una nuova indicazione per il trattamento della COVID-19 nei pazienti adulti ricoverati che richiedono ossigeno supplementare, ventilazione meccanica non invasiva o invasiva o ossigenazione extracorporea a membrana (Ecmo). (https://www.fiercepharma.com/pharma/fda-converts-eua-lillys-olumiant-full-nod-hospitalized-covid-19-patients). Verso la fine del 2021, Eli Lilly presentò l’istanza per ottenere anche l’indicazione per il trattamento dell’alopecia grave, cosa che è avvenuta questo mese (https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-first-systemic-treatment-alopecia-areata), nonostante la recente richiesta di nuove informazioni e verifiche da parte dell’FDA circa la sicurezza relativa alla possibile correlazione tra l’impiego degli inibitori della Janus chinasi (JAK) di Pfizer, AbbVie e Lilly ed eventuali gravi effetti collaterali cardiaci e cancerogeni ( https://www.fiercepharma.com/pharma/pfizer-abbvie-lilly-arthritis-drugs-hit-much-dreaded-fda-heart-safety-cancer-warnings).


In effetti, a parte una opzione terapeutica basata sull’impiego off-label di corticosteroidi somministrati con iniezioni a livello del cuoio capelluto, l’attuale “trattamento” dell’alopecia è quasi totalmente solo cosmetico, con un “bonus” rappresentato dall’utilizzo di parrucche e ciglia finte

Olumiant al contrario inibisce l’attività enzimatica di JAK1 e JAK2 rallentando se non bloccando l’intero processo infiammatorio. I risultati degli studi condotti hanno dimostrato come i pazienti che avevano perso almeno il 50% dei capelli da più di sei mesi raggiunsero almeno l'80% del rinfoltimento del cuoio capelluto entro la trentaseiesima settimana di trattamento.


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